Pier Paolo Calzolari: Painting as a Butterfly a cura di Achille Bonito Oliva e Andrea Viliani

7 giugno 2019, anteprima stampa ore 12.00
7 giugno 2019, inaugurazione ore 19.00-22.00
8 giugno-30 settembre 2019

A quarant’anni dall’ultima mostra in un spazio pubblico a Napoli (Villa Pignatelli, 1977), il MADRE- Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli è lieto di annunciare Painting as a Butterfly, la prima grande retrospettiva dedicata esclusivamente alla produzione pittorica e disegnativa dell’artista Pierpaolo Calzolari (Bologna, 1943), uno dei più importanti artisti italiani contemporanei, esponente a partire dagli anni Sessanta delle ricerche afferenti all’Arte Povera.
La mostra, organizzata in stretta collaborazione con la Fondazione Calzolari, e a cura di Achille Bonito Oliva e Andrea Viliani, più di 70 opere fra dipinti, disegni e opere multi-materiche realizzate dalla metà degli anni Sessanta a oggi che documentano tutte la fasi della ricerca dell’artista.
La pratica della pittura per Calzolari – come dichiarato dall’artista a Achille Bonito Oliva nell’intervista inedita per la monografia che accompagna la mostra – è uno “strumento di ascolto”, uno stato di “sospensione” in grado di portare a una sintesi le molteplici articolazioni della sua ricerca, al contempo minimalista e sensuale, concettuale e barocca. Calzolari ha trascorso la sua giovinezza a Venezia, dove è stato influenzato dagli effetti luministici e dalla riflessione della luce sulle superfici architettoniche,
elemento distintivo della pittura veneta. Queste osservazioni lo conducono a adottare nelle sue opere un materiale destinato a caratterizzarne la produzione successiva quale il ghiaccio, adottato per dare rappresentazione diretta del bianco perfetto, che può esistere solo in natura, così come sono elementari, e spesso organici, anche altri materiali quali fuoco, sale, piombo, foglie di tabacco, muschio, legno bruciato, gusci di animali, insieme a neon e feltro. Continuando ad esplorare il suo interesse per la luce, la
materia e il tempo attraverso scultura, l’installazione e la performance (come negli “happening” realizzati dal 1966 in cui sospinge gli spettatori a divenire interpreti di quella che l’artista stesso definisce “attivazione dello spazio”), Calzolari realizza a partire dagli anni Sessata serie di dipinti e disegni che, pur meno conosciuti, rappresentano una caratteristica e una componente fondamentale della sua pratica. Opere che svolgono una riflessione sulle relazioni fra luce, colore, forma, materia e oggetto – anche nel richiamo alle sperimentazioni dei “valori plastici” novecenteschi – e che non solo hanno plasmato e strutturato la sua ricerca artistica ma che rivestono una profonda influenza – solo recentemente riconosciuta nell’ambito degli studi sull’artista – sia nella definizione dell’arte italiana degli ultimi cinque decenni sia verso le successive generazioni. Nei suoi dipinti l’artista ha infatti ripercorso e liberamente portato a confronto concetti apparentemente antitetici quali astrazione e figurazione, materia e rappresentazione, opera visiva e dimensione performativa, spazio-tempo dell’opera e quello dell’ambiente in cui essa si inserisce, riplasmandolo.
La mostra al Madre – sviluppata intorno alla riflessione sul mezzo pittorico da parte dell’artista, ripercorrendone la produzione dagli anni Sessanta ad oggi diviene anche uno strumento di ricerca volto a approfondire una ricerca artistica complessa e articolata quale quella di Pier Paolo Calzolari, in relazione alla storia dell’arte contemporanea italiana a partire dagli anni Sessanta, in continuità con i principali progetti espositivi, editoriali e di ricerca organizzati dal Madre in questi anni.
Una monografia bilingue (italiano/inglese) verrà pubblicata da Edizioni Madre in occasione della mostra, con saggi inediti di David Anfam, Vincenzo De Bellis, Andrea Viliani, una conversazione fra l’artista e Achille Bonito Oliva, apparati scientifici e bibliografici e una documentazione iconografica appositamente commissionata per questo volume per illustrare tutte le opere in mostra, con totali e dettagli delle singole opere.