Posto sul tetto del primo padiglione della cittadella di padre Pio il Busto benedetto della Vergine delle Lacrime – presente il rettore del santuario di Siracusa Don Aurelio Russo.

È stata una giornata speciale, quella dell’altro giorno a Drapia a poco più di 20 km da Vibo Valentia, uno di quei paesi del Poro, spettacolare balcone sui lidi di Tropea. Con un sole cocente ma temperato da una brezza refrigerante, in questo borgo di epoca bizantina ed esattamente in località ”Vento”,  Don Sergio Meligrana (parroco di Drapia) insieme a Don Aurelio Russo e diversi sacerdoti del circondario hanno celebrato una Santa Messa sul luogo della nascente Cittadella di Padre Pio, con la benedizione del busto della Santa Vergine delle Lacrime, fortemente venerata a Siracusa ma che indicazioni – diciamo così – di Padre Pio – accoglierà e proteggerà i bambini che  da ogni parte del mondo  per problemi oncologici, ematologici e respiratori giungeranno qui per curarsi.

Il busto della Santa Vergine è stato posto tra un arco di stelle sul tetto del primo padiglione di quello che dovrà diventare il grande progetto realizzato della storia del ventunesimo secolo. Un progetto realizzato e diretto nelle fasi di costruzione dall’Architetto Luciano Messina, figura di primo piano nella progettazione delle grandi opere di rinomata affermazione europea, su incarico della Figlia Spirituale di Padre Pio Irene Gaeta, fondatrice dei Discepoli di Padre Pio, entrambi presenti alla cerimonia religiosa. Nel suo intervento Messina ha ripercorso le fasi che hanno portato a tanto lavoro con emozione e commozione, con aneddoti che allo stesso tempo diverrano storia spirituale di questo centro, non ultimo quello dell’immagine della Vergine della Madonna delle Lacrime che si è materializzata sul suo telefonino, vista la ricerca del busto sacro da mettere sul padiglione dell’accoglienza che richiama la forza sprigionata dalla natura proiettata verso il cielo costruita con materiale del territorio e la pietra rossa di Mendicino e quella bianca di San Lucido.

Storie dentro altre storie come quella sottolineata dalla  dottoressa Marcella Marletta  (direttore scientifico della Fondazione Discepoli di Padre Pio) figlia del Professor Mario Marletta, che periziò la veridicità della lacrimazione della statua della Madonna delle Lacrime di Siracusa, che ha riportato testimonianze toccanti “fede e scienza”, facendo vedere al cronista la reliquia della prima lacrima della Vergine di Siracusa. Un intervento appassionato per una donna di scienza che va al risultato scientifico dimostrabile e che ha calamitato i numerosissimi presenti sul posto; ed è lei che ha avviato un anno fa gli studi scientifici internazionali  sulle piante aromatiche medicinali di Drapia  che registrano valori di ben sedici volte maggiori del normale, “la grande sfida del futuro – ha detto la studiosa sarà l’immunoterapia”.  Oltre al sindaco di Drapia Alessandro Porcelli che ha portato i saluti della cittadinanza e la sua forte vicinanza politica affinché anche le infrastrutture possano comodamente rispondere alle esigenze primarie dei futuri pellegrini alla cittadella; alla cerimonia durante la qualche  impercettibile goccia dal cielo è sembrata più una benedizione dell’evento che un preannuncio di tempesta, era presente  l’imprenditore Pippo Callipo (il cui padre era fortemente devoto alla Madonna delle Lacrime) che portò una antica icona in  rilievo a colori della Madonna delle Lacrime posta sull’altare per tutta la durata della celebrazione eucaristica. Presenti numerosi medici del territorio, semplici cittadini del circondario e gente venuta da Roma.

A questi va sottolineata la presenza  della dottoressa Luisa Monini  Direttore del Comparto Igiene e Salute Pubblica –Brescia, figura di altissimo profilo medico-scientifico, che guiderà la ricerca scientifica della Fondazione, un medico di alto profilo internazionale il cui impegno è già rivolto con grande partecipazione alla Cittadella di Drapia voluta da Padre Pio.  Le conclusioni sono state fatte dalla figlia spirituale di Padre Pio Irene Gaeta che dopo tanto peregrinare per la Calabria ha riconosciuto in Località Vento di Drapia il luogo che le veniva presentato nelle visioni di Padre Pio dicendole “Figlia mia, in Calabria devi fare un santuario, un ospedale pediatrico, un centro di ricerca e un villaggio per i sofferenti; perché i bambini fin dal grembo materno nasceranno con il tumore ai polmoni, al sangue e altrove e si dovranno curare  con le medicine naturali, le erbe crescono lì e l’acqua scorre là”. Stiamo vivendo il più grande progetto – che sarà di sanità pubblica – voluto dal Cielo. La posa della prima pietra è avvenuta il 28 maggio 2018 con la benedizione del luogo e delle reliquie di Padre Pio da parte di S.E. il Vescovo di Mileto Nicotera e Tropea Luigi Renzo. 


Prof. Pino Cinquegrana
Antropologo