Il potere dell’acqua per disintossicare il nostro organismo

La pratica dei bagni derivativi aiuta a disintossicare l’organismo.

Questi bagni si chiamano derivativi poiché fanno derivare, ossia viaggiare, le sostanze di troppo che abbiamo nel nostro corpo. Queste scorie ed eccedenze sono responsabili di una lunga serie di patologie come la cellulite, la stitichezza, la caduta dei capelli, l’acne, le allergie e l’asma.


La tecnica dei bagni derivativi si basa sul fatto di riuscire a favorire l’eliminazione delle scorie, facendole convogliare verso l’intestino, grazie al raffreddamento di determinate parti del nostro corpo (soprattutto i genitali) attraverso lavaggi con acqua fresca.
L’acqua infatti è lo strumento ideale per mezzo del quale far fluire tutto ciò che si è accumulato nell’organismo facendo in modo di ripristinare le condizioni e gli equilibri del corpo.
In occidente fu la naturopata Louise Kuhne, di Lipsia, vissuta nel XIX secolo, a divulgare questa tecnica intuendone il potere terapeutico proprio osservando il comportamento animale: l’igiene svolta da cani e gatti attraverso lo sfregamento dei genitali con la lingua.
Kuhne comprese che, stimolando una delle zone corporee più innervate di tutto l’organismo, attraverso frizioni fredde, si potesse indurre, per reazione, la detossinazione del tessuto connettivale che riveste gli organi interni, con conseguente eliminazione delle impurità in tutto l’organismo.

Benefici e Proprietà

I bagni derivativi apportano una serie di benefici in tutto l’organismo, soprattutto se praticati con una certa regolarità. Ricordiamo che ad oggi non ci sono stati ancora studi e conferme scientifiche sull’efficacia di questa pratica, ma molte sono le testimonianze positive raccolte negli anni. L’azione disintossicate si ripercuote su più fronti: intestino, pelle, circolazione sanguigna, squilibri ormonali e persino sulla respirazione, apportando grandi benefici anche al sistema immunitario.

L’azione dei bagni derivativi viene espletata attraverso l’intestino. Il fatto di bagnare ripetutamente le parti intime convoglia infatti le tossine presenti nei vari distretti corporei fino all’intestino, luogo in cui vengono espulse. Questo rappresenta inoltre uno dei motivi per cui i bagni vengono consigliati in caso si soffra di stitichezza e per soggetti che sono in sovrappeso. Pertanto, in tali situazioni specifiche parliamo di bagni derivativi per dimagrire, vista la stimolazione della motilità intestinale.

Pratica

I bagni derivativi vanno effettuati utilizzando l’acqua fredda: è bene sottolineare che questa non deve essere gelata, ma a temperatura ambiente e fresca. Consigliamo di praticare il bagno derivativo sul bidet, riempiendolo solo fino a metà (o meno), in modo tale che le parti intime e i glutei, non tocchino l’acqua. L’obiettivo è quello di frizionare gentilmente, per mezzo di un asciugamano di cotone, di una garza o qualsiasi altro materiale delicato sulla pelle, la zona pubica, in particolare la piega dell’inguine.
Il movimento deve essere continuo e senza interruzioni: una volta al giorno può essere sufficiente, ma se hai tempo e vuoi accelerare il processo di smaltimento delle tossine li puoi ripetere più volte al giorno.

Mi raccomando: non praticare i bagni derivativi durante il ciclo mestruale, né in fase digestiva, non utilizzare acqua troppo fredda e non strofinare in maniera eccessiva.
Inoltre questa pratica non é consigliata a persone con malattie gravi e prive di energia vitale e a soggetti che hanno subito interventi chirurgici importanti nel corso dell’ultimo anno.

Se la frequenza e i tempi ottimali per ognuno sono corretti, presto si comincerà ad avvertire un miglioramento a tutti i livelli:
– sonno notturno profondo e ristoratore;
– miglioramento nella stipsi;
– risveglio pieno di energia;
– maggiore calma nell’affrontare gli eventi della giornata.

Paolo Peverini