Alfredo Mazzotta e la sua dimensione artistica a Milano
Alfredo Mazzotta nasce a Nao di Jonadi (VV), nel 1951. Da cinquanta anni è trapiantato a Milano dove vive la grande dimensione artistica di raffinato ed elegante interprete di opere i cui movimenti in contorsione (Disperazione) si ricompattano in forme secondo canoni metafisici che esaltano il senso dei corpi di uomini e donne, di crocefissi e di angeli che rendono l’opera d’arte di Alfredo Mazzotta espressività lirica e intensa poesia ormai tra i grandi del mondo dell’arte milanese. Una vita – quella dell’artista vibonese – dedicata a proiezioni che esaltano la sinuosità che diventa linguaggio multiplo leggibili dalla geometricità all’ immaginativo, dal classicismo alla trasfigurazione poetica. Pitture e sculture cariche di luce per la catartica ricerca cromatica. Un artista della cultura mediterranea che dedica il suo percorso espressivo alla continua ricerca plastica che diventa pensiero dell’origine e dello sviluppo dell’esistenza. La sua pittura, in questa dimensione, riprende quei temi preromantici riecheggianti il rapporto umano, la relazionalità uomo-natura che diventa la fonte primaria e musa ispiratrice delle armoniche pennellate del nostro artista in cui creatività e morale sottolineano l’eterna bellezza del cosmo. Ecco perché, a ragione, il critico Francesca Pensa così si esprime parlando delle opere di Mazzotta: “le forme si purificano in un assoluto nitore delle superfici nel quale è possibile scorgere l’attenzione per il concetto di genesi, per l’idea della vita nel suo riprodursi in una dimensione anche cosmica”. Un vibonese oltre i confini localistici in senso artistico e culturale fatto di incontri con i più affermati artisti di questo nostro tempo che dal 1973 è presente in rilevanti esposizioni tematiche e collettive nazionali e internazionali tra le quali: Daegu (Korea) – Daegu Milano Fine Arts Exhibition – Museum of Modern Art. Una storia artistica che stordisce i sensi quella dello scultore Alfredo Mazzotta, che passa anche da località europee e mondiali come la Svizzera, la Polonia, la Germania, l’Albania, gli Stati Uniti, il Giappone. Una figura di primo piano, quindi, quella di Alfredo Mazzotta nelle cui opere colpisce da subito la forza dei piani compositivi resi leggeri dal movimento che ne produce allo stesso tempo l’idealizzazione primordiale, l’essenza cosmica che rende eterna la sua opera secondo linguaggi neoclassici e romantici. Oceanico paesaggio naturalistico, della fede, del misterico in cui Mazzotta, attraverso i suoi lavori, è interlocutore privilegiato fino a proporre allo spettatore, che si ferma difronte alle sue opere, riflessioni e attenzioni che guardano verso il noto e il non noto ricercati nella profondità della memoria e proposti secondo impianti scultorei e pittorici dei nostri tempi cangianti.
Pino Cinquegrana
antropologo